lunedì 30 gennaio 2023

Avellino:Città più cara in campania

Riallacciandoci subito alla nota del ex assessore Romei che a suo dire difende il nuovo centro commerciale con all'interno lo stadio giustificando che gia altre volte è stato concesso un centro commerciale come quello dell'Ipercoop.Infatti l'Ipercoop che calmierava i prezzi ad Avellino non esiste piu propio per rendere questa terra un far west e questo i cittadini di Avellino ahime non lo hanno capito.Ribadendo che conosciamo bene quale è stato da sempre il loro scopo,diciamo basta a queste politiche dove è sempre il consumatore a rimetterci. Personalmente preferisco fare i miei acquisti fuori Avellino dove si risparmia di piu.✊

domenica 29 gennaio 2023

Ci ha lasciato Vito Chimenti

Addio a Vito Chimenti. In Serie A con Catanzaro, Avellino e Pistoiese, famoso per quel suo dribbling “sudamericano”

sabato 28 gennaio 2023

Avellino:metro leggera ai pali

Mai partita un'opera, vecchia di venti anni e costata alla comunità oltre 25 milioni di euro, obsoleta.Ultimo intoppo mettere a norma i fili.

La voce dei lavoratori direttamente dai cantieri

Se di salario differenziato si deve parlare iniziamo a fare una legge dove nessun lavoratore deve portare a casa meno di 2000 euro netti e poi se ne può anche discutere.✊

venerdì 27 gennaio 2023

Nota del PCI Avellino

Il PCI di Avellino prende le distanze da questi che si definiscono centro sinistra.La risposta del cosiddetto centro sinistra è peggio della proposta"Uno stadio nuovo ci vuole".Adesso mi devono spiegare in quale parte del mondo esiste una pubblica utilità per una squadra di serie C.Il partito comunista italiano di Avellino prende una netta distanza da questi ciarlatani che sono la stessa cosa della maggioranza ribadendo che lo stadio va sistemato e reso agibile.✊

27 Gennaio il giorno della MEMORIA

Giorno della Memoria 27 gennaio:In quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz sancendo la fine dell'Olocausto.

giovedì 26 gennaio 2023

Avellino:Ha bisogno di tutto meno che uno stadio nuovo

Queste sono le richieste del proponente per uno stadio nuovo.E sotto metteremo il link del consiglio comunale del 23 Gennaio 2023
https://youtu.be/a2vp_MzLRAQ

Fare il proprio dovere:l'informazione la facciamo noi ✊

Un sardo ventenne piccolo e malformato, che vantava lontane origini albanesi («anche Crispi», diceva, «fu educato in un collegio in Albania»), grazie al suo genio e alla sua tenacia nel 1911 vinse una borsa di studio bandita dal Collegio Carlo Alberto di Torino per consentire a 39 studenti senza mezzi usciti dai Licei del Regno di studiare all’Università di Torino. Con 55 lire in tasca, a cui aggiunse le altre modestissime 70 della borsa mensile, Antonio #Gramsci da Ales, in provincia di Oristano, battendo i denti dal freddo in misere camere d’affitto, riuscì a seguire le lezioni di economisti quali Achille Loria e Luigi Einaudi e del grande storico dell’arte Pietro Toesca, fino a diventare un leader che cambierà il modo di pensare di intere generazioni. In quella città che per un soffio non era riuscita a diventare stabile capitale d’Italia andava sbocciando un orizzonte di alto profilo, politico, ma soprattutto culturale, fra il socialismo di Gramsci e il pensiero liberale di Piero Gobetti. Nel 1917, due anni prima che esca l’articolo di quest’ultimo sulla necessità che la scuola educhi a risolvere i problemi della vita ripensando ai Classici, Gramsci pubblica sulla sua rivista «La città futura» una magnifica pagina intitolata “Contro gli indifferenti”, in cui la stessa idea di Gobetti vibra di intensità morale e civile, pedagogica e politica insieme. Il grande nemico da combattere e sconfiggere è l’indifferenza, quella stessa che un altro diciottenne, Alberto Moravia, nel suo romanzo del 1929 eleggerà a specchio infranto di un mondo ormai appiattito nel conformismo cinico di chi «non prende parte» perché è già costretto ad essere «parte di un tutto» totalitario e senza differenze interne, senza più vita che non sia il bios ammutolito, inerte. La pagina di Gramsci è ancora una grande lezione di etica democratica: Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. È la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti. […] L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. […] Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, il possibile bene che un atto eroico (di valore universale) può generare, non è tanto dovuto all’iniziativa dei pochi che operano, quanto all’indifferenza, all’assenteismo dei molti. Ciò che avviene, non avviene tanto perché alcuni vogliono che avvenga, quanto perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia fare, lascia aggruppare i nodi che poi solo la spada potrà tagliare, lascia promulgare le leggi che poi solo la rivolta farà abrogare, lascia salire al potere gli uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. La fatalità che sembra dominare la storia non è altro appunto che apparenza illusoria di questa indifferenza, di questo assenteismo. […] Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi anch’io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo ciò che è successo? […] Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.

mercoledì 25 gennaio 2023

Avellino:consiglio comunale tocca il fondo.

lnaccettabili le parole del Presidente del Consiglio comunale di Avellino Ugo Maggio deve dimettersi.

IL PCI C'È

A quel 7%attuale di comunisti senza partito che vogliono avanzare e progredire entrando in parlamento ribadisco che il PCI C'È ✊E ricordo che per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni epoca e in ogni circostanza, ma mai, senza la lotta, si potrà avere la libertà. ” Fidel Castro"✊

martedì 24 gennaio 2023

La pubblica utilità di chi?

La pubblica utilità di chi?Una pubblica utilità a pochi metri dalla città ospedaliera,in una città già congestionata dallo smog, dal traffico, in una zolletta di terra, significa che quella zona sarà intasata per sempre e per l'ennesimo centro commerciale. Una pubblica utilità ad una squadra di serie C non si è mai vista, non credo di esagerare ma qui si è davvero toccato per la centesima volta in pochi anni il fondo. Da Avellinese prima che da segretario del PCI dico NO.